Accanto alla ormai vecchia amalgama oggi i nuovi materiali consentono il ripristino delle funzionalità perdute in seguito a malattie: il COMPOSITO ha una resa estetica simile al dente ed una durata sempre più vicina all'amalgama; il COMPOMERO unisce alla resa estetica del composito il rilascio di fluoro, favorendo la rimineralizzazione del dente.
Qualora manchino i denti, ai tradizionali ponti, scheletrati e alle protesi totali, oggi si aggiungono gli
IMPIANTI: delle viti in titanio ed altri materiali che vengono inserite nell'osso (con un intervento di un'unica seduta) e consentono, dopo un periodo di osteointegrazione di circa 6 mesi, di ripristinare i denti mancanti.
Se invece è l'osso a mancare, si può procedere all'
OSTEOINTEGRAZIONE, con osso autologo (proprio), oppure con osso sintetico od idrossiapatite ed altro; il tutto o incollato grazie a colle chirurgiche, o protetto da membrane.
Il
LASER viene utilizzato per asportazione di piccole carie (e la chirurgia delle mucose) senza la necessità di anestesia, come pure il KPC (una sorta di microgetto di particelle ad alta velocità). Sono tuttavia strumenti molto costosi che, per ora, non danno un vantaggio sostanziale rispetto alle metodiche tradizionali.
L'
RVG è un sensore sostituisce la tradizionale lastrina radiografica generando un'immagine digitale e riducendo l'esposizione ai raggi (già peraltro ridotta dalle nuove pellicole radiografiche).
Se invece è l'
OCCLUSIONE a dare problemi, la moderna ORTODONZIA si avvale di apparecchi sempre meno visibili (disposti lingualmente) e di tecniche sempre più efficaci che danno risultati apprezzabili rapidamente.

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